Lettori fissi

venerdì 27 gennaio 2017

La ragione

Da un po' di giorni mi ritrovo a pensare a me da bambina. Non alla mia infanzia, ma al mio carattere, ad alcuni comportamenti che inconsciamente mi accompagnano tuttora.
Ricordo di essere stata molto pigra, non che ora io non lo sia, ma la mia vita è talmente piena di cose che non avrei neanche il tempo di esserlo.
Ero pigra sulle cose più banali: a volte decidevo che io quella cosa non volevo farla e allora imploravo mia madre che diventava impassibile e mi diceva che potevo benissimo farla da sola ma io preferivo piangere, disperarmi perché lei mi aveva contraddetto invece di fare ciò di cui avevo bisogno impiegando la metà del tempo.
Possiamo definirla pigrizia, possiamo dire che ero una bambina svogliata e viziata ma penso invece che ero una bambina poco sicura di sé, impaurita da chi mi contraddiceva.
Questo difetto, o meglio, aspetto del mio carattere si riflette su ciò che sono adesso.
Voglio avere sempre ragione.
Mi piace argomentare la mia opinione, mettere questioni a mio favore e anche a mio sfavore, parlare, ritornare sull'argomento finché gli altri non siano d'accordo con me o che, perlomeno, ammettano che è un discorso plausibile e giusto (anche se non sotto il loro punto di vista).
A questo punto mi chiedo, e me lo chiedo molto spesso: Che cos'è la ragione?
Filosofi, scienziati, ecclesiasti e chi più ne ha più ne metta, cercano una risposta a questa domanda da sempre.
Io penso che la ragione esista solo dentro di noi, che la ragione è di chi pensa con la propria testa, di chi è coerente con se stesso ma sa che non sta dicendo una verità assoluta.
Possiamo discutere anche giorni, settimane o anni con una persona che la pensa diversamente da noi, il problema è che ognuno di noi, nel suo piccolo, ha ragione.
Ragione è rimanere nella propria ignoranza e far entrare dentro di sé informazioni sempre nuove, giuste o sbagliate che siano. Ascoltare un bambino, un vecchio, un professore, un amico, anche se per noi sta dicendo cose sbagliate, incoerenti, arricchisce la nostra persona.
Non ascoltate chi vi dice che le parole sono solo parole perché ogni parola che percepiamo o che ascoltiamo, ci rimarrà in testa e ci farà pensare, anche se per un tempo minimo.
Io credo alla forza delle parole: sussurrate, urlate, dette.
Parlare ci rende liberi e pensare ci fa avere ragione, anche solo con noi stessi.
Quindi, quando dico di voler avere ragione forse non mi riferisco alla mia, ma a quella degli altri. Cerco approvazione, probabilmente sbagliando, poiché la ragione di un altro non mi appartiene e non mi apparterrà mai.

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